CONVEGNO, GIOVEDÌ 30 NOVEMBRE

 

AUTONOMIA DIFFERENZIATA, FEDERALISMO FISCALE
E GIUSTIZIA TRIBUTARIA

 

- PARTECIPAZIONE GRATUITO PER GLI ENTI LOCALI
"MODALITA' MISTA"
- Clicca qui per la PRENOTAZIONE al WEBINAR -

L’EVENTO È GRATUITO, POTRÀ ESSERE SEGUITO IN PRESENZA O DA REMOTO ED È VALIDO PER IL RICONOSCIMENTO
DI CREDITI FORMATIVI A STUDENTI, AVVOCATI, DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI

RIVOLTO A:
 Amministratori, Segretari Generali, Dirigenti, Funzionari Pubblici.

con il patrocinio




30 NOVEMBRE 2023
Università degli Studi Dipartimento di Giurisprudenza
Via San Faustino, 41
BRESCIA


L’autonomia differenziata e il federalismo fiscale, tra i temi più divisivi nel nostro Paese, sono tornati alla ribalta, investiti, nel corso dell’ultimo anno, da un rinnovato interesse da parte del legislatore. Come noto, mentre la prima attua l’articolo 116, co. 3, Cost. - nella versione introdotta dalla riforma del titolo V della Costituzione recata con legge costituzionale n. 3/2001, ma il procedimento previsto per l’attribuzione di autonomia differenziata non ha, sino ad oggi, trovato completa attuazione - il secondo origina dalla legge delega n. 42/2009 che, in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione come riformato nel 2001, era volto a garantire l’autonomia di entrata e di spesa di comuni, province, città metropolitane e regioni.
Fino ad allora, infatti, l’autonomia finanziaria degli enti locali era congelata dall’interpretazione restrittiva che la Corte Costituzionale forniva alla nozione di “tributo proprio” di cui al co. 2 dell’art. 119 e alla susseguente declaratoria di illegittimità delle leggi regionali che intervenivano su tributi istituiti ed integralmente disciplinati da legge statale (sentt. n. 296, 297 e 311 del 2003; n. 335 del 2005; n. 148 del 2006 e n. 216 del 2009).
Per la loro completa realizzazione, il primo passo demandato al legislatore era rappresentato dalla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni (c.d. LEP), i quali indicano la soglia di spesa costituzionalmente necessaria per erogare le prestazioni sociali di natura fondamentale, nonché «il nucleo invalicabile di garanzie minime» per rendere effettivi tali diritti. Uno dei principali fattori di criticità riscontrabili nel percorso attuativo della legge n. 42 del 2009 è rappresentato proprio dai ritardi del legislatore – stigmatizzati dalla Corte costituzionale (sent. nn. 220 del 2021, n. 142 del 2021 e n. 62 del 2020) ed evidenziati dal rapporto del Servizio studi della Camera sul federalismo fiscale del 9 settembre 2022 – nell’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni. In simile contesto, vanno inquadrati i recenti interventi normativi, ossia la bozza di legge quadro volta a definire la cornice per le intese fra il Governo e le singole Regioni con cui trasferire alle seconde nuove funzioni, e l’art. 1, co. da 791 a 798, L. n. 197/2022 (Legge di bilancio per il 2023) che ha dato un forte impulso al processo di definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e, al contempo, hanno riacceso un dibattito ormai da anni polarizzato tra favorevoli e contrari, e che poco spazio lascia a posizioni mediane.
Tra queste ultime, in particolare, si collocano coloro secondo cui l’attuazione dell’art. 116 della Costituzione in materia di autonomia differenziata, così come disciplinata dalla legge di bilancio per il 2023 solleva problemi di procedura e di merito, pur essendo innegabile che una completa e corretta attuazione delle disposizioni costituzionali inerenti ad autonomia differenziata e federalismo fiscale sia di fondamentale importanza per il Paese (anche per le connessioni fra queste riforme e l’attuazione del PNRR): a partire dalla completa determinazione dei LEP necessari per assicurare in tutto il territorio nazionale l’esercizio dei diritti civili e sociali, superando disuguaglianze territoriali consolidate nel tempo, passando per l’attuazione dell’art. 119 della Costituzione, coniugando il finanziamento integrale delle funzioni attribuite alle Regioni e agli enti locali, l’autonomia tributaria delle Regioni (con la riattivazione del circuito della responsabilità tra prelievo e spesa) e l’equilibrio della finanza pubblica (ex art. 81 della Costituzione).
In simile prospettiva, il convegno organizzato di concerto tra l’Università degli studi di Brescia, in persona del prof. Giuseppe Corasaniti e della prof.ssa Vera Parisio, e l’Associazione Nazionale Uffici Tributi Enti Locali tenterà, anche attraverso il confronto tra illustri posizioni contrastanti, di condurre un’analisi sulla possibile evoluzione della materia, elaborando proposte ed evidenziando il ruolo sempre più centrale degli Enti locali che dovranno, a fronte del superamento del meccanismo dei trasferimenti erariali, finanziare le funzioni fondamentali con un sistema di entrate proprie.


PROGRAMMA

Ore 9,00 - 9,30
Apertura dei lavori

Saluti istituzionali
Adriana APOSTOLI
(Direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza - Università degli Studi di Brescia)

Maurizio LOGOZZO
(Presidente dell’Associazione dei Professori e degli Studiosi di Diritto tributario)

Francesco TUCCIO
(Presidente ANUTEL)

Apertura dei lavori
Giuseppe CORASANITI
(Ordinario di diritto tributario - Università degli studi di Brescia)

Vera PARISIO
(Ordinario di diritto amministrativo - Università degli studi di Brescia)

Ore 9.45
Presiede
Giuseppe CORASANITI

(Ordinario di diritto tributario - Università degli studi di Brescia)

Ore 9.45 - 10.15
COSTITUZIONE, FEDERALISMO FISCALE E AUTONOMIA DIFFERENZIATA
Franco GALLO

(Presidente emerito Corte costituzionale - Professore emerito di diritto tributario LUISS )

Ore 10.15 - 10.45
IL FEDERALISMO FISCALE E L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA
Andrea GIOVANARDI

(Ordinario di diritto tributario – Università di Trento)

Ore 10.45 - 11.15
LA FISCALITÀ LOCALE TRA PLURALISMO ISTITUZIONALE E PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ
Antonio Felice URICCHIO

(Ordinario di diritto tributario - Università di Bari “Aldo Moro” - Presidente ANVUR )

Ore 11.30 - 12.00
AUTONOMIA DIFFERENZIATA, FEDERALISMO FISCALE E PNRR TRA DIFFERENZE CONCETTUALI E CONNESSIONI OPERATIVE

Luciano CIMBOLINI
(
Dirigente IGESIFIP – Ragioneria Generale dello Stato – Docente ANUTEL)

Ore 12.00 - 12.30
IL FEDERALISMO FISCALE: UN PERCORSO INIZIATO, INTERROTTO, RIPRESO MA ANCORA NON REALIZZATO

Giampaolo DE PAULIS
(
Già Direttore dell’Ufficio del federalismo fiscale MEF – Componente del Comitato Scientifico di ANUTEL)

Ore 12.30 - 13.00
GLI EQUILIBRI DI BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI E I TRIBUTI LOCALI

Massimo ROMANO
(
Già Consigliere della Corte dei conti – Collaboratore delle SS.RR. in materia di entrate tributarie)

Ore 13,00 – 15,00
Pausa Pranzo

Ore 15.00
Presiede
Vera PARISIO

(Ordinario di diritto amministrativo - Università degli studi di Brescia)

Ore 15.00 - 15.30
IL QUADRO ATTUALE DEI TRIBUTI LOCALI: UN SISTEMA IN CONTINUA EVOLUZIONE TRA NORME E GIURISPRUDENZA

Stefano BALDONI

(Dirigente dei servizi finanziari del Comune di Perugia – Vice presidente ANUTEL)

Ore 15.30 - 16.00
LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA TRIBUTARIA

Giacinto DELLA CANANEA

(Ordinario di diritto amministrativo - Università Bocconi di Milano)

Ore 16.00 - 16.30
GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA E GIUSTIZIA TRIBUTARIA: TUTELE PARALLELE
Umberto REALFONZO

(Già Consigliere di Stato e Presidente TAR Abruzzo)

Ore 16.30 - 17.00
I PROFILI OPERATIVI DEL NUOVO CONTENZIOSO IN MATERIA DI TRIBUTI LOCALI
Angelo Antonio GENISE

(Giudice Tributario e Presidente Unione Giudici Tributari)

Ore 17.00
Conclusioni

Claudio GALTIERI

(Presidente Onorario Corte dei Conti)

Al fine di garantire una migliore organizzazione, è preferibile inviare la scheda di prenotazione entro giorno
23 novembre 2023 e comunque nei limiti di capienza della sala.


ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE

A conclusione dei lavori verrà inviato l'attestato di partecipazione, identificato con il relativo numero di protocollo, direttamente sulla email indicata in fase di prenotazione.